BUONE PRATICHE PER LA CITTADINANZA SPORTIVA

BUONE PRATICHE PER LA CITTADINANZA SPORTIVA


Rivolto a tutti coloro che operano e praticano sport, inteso come qualsiasi forma di attività fisica che attraverso una partecipazione organizzata ha un obiettivo sportivo da conseguire.

La cittadinanza sportiva è lo status ,la capacità manifesta, di tutti coloro che agiscono a livello sportivo e che si organizzano in modo multiforme per mobilitare risorse atte a migliorare la pratica sportiva. Come ogni cittadinanza si collega alla titolarità di diritti e doveri,  diritti e doveri di cittadinanza sportiva.

Si è pensato perciò di realizzare un documento che sintetizzi le buone pratiche di cittadinanza e che scandisca in maniera fruibile i diritti e i doveri dello sportivo attivo.                                                                                      

Si intende con l’introduzione della definizione “sportivo attivo” proporre una categoria più ampia di sportivo, includendo chiunque orbiti in ambito sportivo, fosse pure il semplice spettatore/fruitore.                                                                                            

Lo sportivo attivo è colui che, consapevolmente, mette in atto comportamenti corretti, cosciente dell’alto principio formativo dello sport. Il mondo dello sport infatti veicola valori sani che contribuiscono alla crescita culturale civile e sociale di una società, e si adopera per il superamento della marginalità sociale e il miglioramento della condizione fisica e psichica di un paese. Lo sportivo attivo inoltre osteggia ogni forma di violenza fisica e verbale, creando e sostenendo contesti relazionali per la socializzazione e la corretta comunicazione e diffusione.

Lo sportivo attivo si ispira nel proprio agire, proporzionalmente al ruolo, al livello e all’età, a un decalogo di precetti che chiamiamo “DECALOGO PER LA CITTADINANZA SPORTIVA” proposto qui di seguito.

DECALOGO PER LA CITTADINANZA SPORTIVA

  1. Ogni incontro sportivo è un momento privilegiato di condivisione, in campo e fra gli spalti, da vivere con intensità, impegno e allegria, qualunque sia l’importanza della competizione.
  2. La pratica sportiva è scandita da regole alle quali lo sportivo si conforma consapevolmente secondo lo spirito sportivo dello sport praticato.
  3. Il confronto rispettoso con l’avversario rappresenta un momento fondamentale della pratica sportiva, in esso sono racchiusi i principi del fair play e della convivenza civile.
  4. L’allenatore, l’arbitro o i giudici sportivi hanno diritto all’errore e il “cittadino sportivo” accetta le loro decisioni sapendo che, nello svolgimento della funzione, fanno del loro meglio per non commetterne.
  5. Ogni “cittadino sportivo” è un esempio per le giovani generazioni, evita eccessi, cattiverie e aggressioni in atti e parole anche attraverso i social network.
  6. La vittoria è la combinazione di impegno, rinunce e di un serio lavoro di squadra.
  7. Un successo non giustifica espedienti e inganni.
  8. Nella vittoria e nella sconfitta il “cittadino sportivo” resta sempre degno del ruolo sociale rappresentato.
  9. Il “cittadino sportivo” si impegna a sostenere, compatibilmente al  ruolo e alle sue possibilità, le piccole iniziative sportive contro la marginalità sociale, offrendo il proprio contributo e la propria esperienza.
  10. Il “cittadino sportivo” da “ambasciatore dello sport” rappresenta il proprio paese e per questo si impegna per la diffusione dei principi suddetti.
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